lunedì 7 aprile 2008

Tuning motore


A livello non professionistico l'aumento delle performances di un motore si conseguono principalmente seguendo due strade. La prima riguarda la modifica delle mappe memorizzate all'interno delle memorie flash delle centraline elettroniche (o nelle più vecchie eprom delle centraline meno moderne), l'altra possibilità meno invasiva e quindi reversibile, consiste nell'interporre opportuni sistemi nel cablaggio originale del veicolo. Per quanto riguarda la modifica delle mappe, essa viene eseguita da esperti del settore che con opportune strumentazioni si interfacciano con le centraline eletroniche via seriale, via CAN oppure con USB. Gli stessi caricano e memorizzano la nuova mappa (specifica per tipo di motore) nella memoria flash dopo averne verificato le prestazioni mediante un banco a rulli. La seconda possibilità "fai da te" consiste nel montaggio di alcuni sistemi elettronici dotati di cablaggio con connettori identici a quelli del veicolo originale. Si tratta di sconnettere alcuni connettori prima dei sensori (pressione carburante, pressione aria di sovralimentazione, ecc.) e connettere queste scatoline al sensore e poi al cablaggio originale. La funzione di questi sistemi è quella di modificare il segnale derivante dal sensore con una opportuna funzione di trasferimento in maniera tale che la centralina originale del veicolo venga ingannata e di conseguenza tenda ad aumentare la quantità di carburante iniettata per ogni ciclo.
La prima soluzione consente di ottenere prestazioni generalmente superiori ma comporta una modifica invasiva che difficilmente consente di rispettare i limiti di emissioni imposti da normativa e di conseguenza volendo riportare il veicolo alle condizioni iniziali comporta una nuova messa a punto presso il preparatore. La seconda soluzione consente invece, a fronte di un aumento di prestazioni minori, la possibilità di smontare in maniera veloce il sistema per consentire il rispetto delle emissioni presso le officine addette alla revisione.